Jack

Jack

martedì 9 novembre 2010

Jack


Buongiorno a tutte, anzi, buonasera, vista l'ora.

Prima di tutto, devo assolutamente ringraziare Sonia, che ha parlato di me QUI, e mi ha portato nuove amiche: Sonia, spero di essere all'altezza delle tue aspettative!

Scusatemi se non ho scritto prima, ma in questi giorni qui da me c'è stato un po' di caos, adesso spero di avere un pochino di tempo per scrivere qui in pace.
Vorrei raccontarvi del mio cagnolino Jack, in tante mi avete chiesto di lui dopo avere letto le sue prodezze all'Ikea.
Dunque, è una storia un po' lunga, vi avverto.
Il Jack è arrivato da me un sera di maggio del 2008. E' stato un caso che sia arrivato a casa mia, io avevo portato il gatto Billy dalla veterinaria, non pensavo al cane, benché lo desiderassi tantissimo, perchè ho sempre lavorato fuori casa, ad un ora di macchina circa, quindi mi era impossibile tornare a casa a metà giornata per la passeggiata igienica di un eventuale cane.
Dicevo, ero dalla veterinaria, mentre facevano l'ecografia al Billy le due dottoresse parlavano tra di loro a proposito di una signora che loro frequentano abitualmente, e che da quando è a casa in pensione ha dedicato la sua vita a cercare di salvare quanti più cani possibile dagli allevamenti che li vogliono eliminare.
Io non credevo alle mie orecchie, sapevo dei drammi dei cani portati dall'est Europa, ma mai avrei creduto possibile che in Italia si eliminassero dei cani, e negli allevamenti poi!
Mi hanno detto che era una pratica comune, anzi, al momento la signora cercava di salvare un bracco italiano e due beagle. “Ma davvero eliminano anche i beagle?”. Ero inorridita.
Il beagle è sempre stato il cane preferito di mio marito, quindi appena arrivata a casa con il gatto ho chiamato mio marito, e gli ho raccontato la storia, dicendogli “dai, poverini, sono da salvare!”.... (N.d.A: probabilmente, se non fosse stato il suo cane preferito, oggi non avrei avuto il cane).
L'altro problema, quello del lavoro, l'hanno risolto direttamente quelli della mia ditta, che ci hanno lasciato a casa quasi tutti, grazie e arrivederci. Anzi, senza grazie, pensandoci bene. E neanche arrivederci, fuori dai piedi e via, Raus! Siete obsoleti! Peggio per loro, adesso sono anche falliti, e ben gli sta. Ma questa è un'altra storia.
Con mio marito abbiamo pensato molto a cosa fare, prendere un cane voleva dire rinunciare ad un lavoro per me, anche perchè trovarlo alla mia età è già un'impresa, trovarlo vicino a casa è quasi fantascienza.
Per cui presa la decisione, io nel frattempo ero andata in montagna, mio marito è andato a prendere il Jack.
E' arrivato una sera che pioveva, e quando l'ho visto ho capito perchè nessuno lo voleva: è nero e marrone, manca di bianco, ne ha solo un po' sul petto, non è il beagle delle fotografie, quindi chi andava per prendere un cagnolino non lo voleva.
E' rimasto in gabbia per sei mesi, lui e la sorellina, senza la mamma (infatti non hanno imparato la buona educazione canina), senza vedere l'uomo, tranne un vecchietto che andava a dar loro da mangiare.
Risultato: cani disadattati, terrorizzati dalle persone. Quando andiamo in giro il Jack tira SEMPRE come un disperato, senza sapere dove andare, cerca solo di scappare. Se incrociamo qualcuno cerca sempre di nascondersi dietro di me, mi ha anche già tirata per terra, qualche volta. La sua sorellina invece attacca.
Però, quando l'ho visto, con quegli occhioni tristi e un po' sperduti, che si chiedeva cosa ci faceva lui in montagna e chi ero io, ormai mi aveva già conquistata.
Poi, dopo un paio d'ore ha deciso che io come mamma gli andavo bene, e da allora è la mia ombra.
Non è stato facile, e ancora dopo due anni e mezzo non lo è.
Mi segue dovunque io vada, non rimane assolutamente a casa da solo perchè grida e ulula che è una cosa impossibile, esce tutto il condominio a vedere cosa succede, non posso andare più da nessuna parte, e non chiedo di andare in giro per il mondo, ma nemmeno a buttare la pattumiera, o dal dentista, o a fare la spesa qui sotto casa. Niente.
Ma io gli chiedo: “Fuori di casa non ci vuoi stare, almeno stai a casa da solo, neanche, insomma, è come se fossi ai domiciliari senza avere fatto niente di male!”
Lui mi guarda, mi scodinzola felice, perchè in casa è tranquillissimo.
Ogni tanto ci si prova ad andare da qualche parte, ma è una sofferenza per lui e per noi, dieci minuti di guinzaglio con il Jack sfiancherebbero chiunque.
Anche mio fratello, che è un omone, ed era abituato al pastore tedesco, fa una fatica del diavolo e si chiede come io faccia.
Abbiamo visto veterinari comportamentalisti, educatori, ha preso prozac, xanax, medicine da cani e da umani, collari con le endorfine, niente da fare.
Lui è così.
Mi hanno anche detto che mi rovino la vita, ma come posso pensare di abbandonarlo?
E' il mio bambino, disperato e disastrato, non è abile e arruolato per la vita, non ce la potrebbe mai fare.
Non si sa nemmeno difendere dagli altri cani, che evidentemente sentono che lui è un tontolone e di solito lo aggrediscono, e lui sta lì, fermo, paralizzato, a chiedersi perchè gli saltano addosso mentre lui ama tutti gli altri cani e vorrebbe solo annusarli e magari giocare.
Sono davvero pochi quelli che gli si avvicinano con buone intenzioni, quindi devo difenderlo anche per questo, una volta lo portavo al parco giochi dei cani, poi ho smesso perchè veniva sempre aggredito, e i padroni stronzi nemmeno richiamavano i loro cani.
Adesso andiamo in giro solo qui nei paraggi, dove più o meno ha dei punti di riferimento, cercando strade poco frequentate. Ha una decina di umani in tutto che riconosce e che gli piacciono, il resto sono nemici da cui scappare.
E pensare che quando dovevo ancora prenderlo con me, facevo una lista dei nomi che mi piacevano, e tra quelli c'era Leòn. Pensate che figura!
Meno male che ho scelto Jack, ma solo perchè è corto.
Se vi state chiedendo che fine ha fatto la sua sorellina, per fortuna la signora che salva i cani è riuscita tramite la nostra veterinaria a salvare anche lei (altrimenti l'avrei presa io), e anche la sua mamma, che veniva eliminata anche lei perchè scura, e quindi trasmetteva ai cuccioli il mantello nero.
Adesso abitano tutti e tre qui in zona, e non si riconoscono se si incontrano.
Ma almeno loro non lo aggrediscono.
Ecco, vi ho scritto la storia del mio Jack, lo so che è stata lunga. Grazie per essere arrivate fino alla fine.
Lui è qui nella cuccia vicino a me, che vi saluta, ma da lontano!

10 commenti:

  1. Piccolo mio...
    ...e lo scrivo piangendo.
    Grazie di essere come siete...

    Maddy

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  2. Ciao Heidi...smettila di ringraziarmi...guarda che io ho solo segnalato,il merito,se hai dei nuovi amici è solo tuo e del tuo blog(e ora anche del tuo Jack)!
    La storia del tuo cagnolino la conoscevo già..ma rileggerla è sempre un piacere..te l'ho già detto che sei grande vero? Un bacio,ciao e a presto...Sonia

    e....uno strucone a Jack!!

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  3. Bel cagnolone zuccone della zia!!!!! E' un cane citrullo, è vero, ma quando ti guarda così come si fa a resistere? Lo si perdona, gli si dà una grattatina dietro le orecchie e basta!

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  4. Mi piace Heidi il tuo modo di raccontare, riesci a farmi ridere e subito dopo far venire i lucciconi e poi di nuovo sorridere... Sei veramente speciale.
    Baci

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  5. Che tenerezza la storia di Jack: grazie per avercela raccontata! Se abitassi qui vicino...ti inviterei per la cioccolata! Mi hai chiesto dei cucchiaini: piacciono molto anche a me, li ho comperati in un negozio qui in Svizzera ancora due anni fa ma...ce n'erano solo quattro, mi dissero che sarebbero arrivati ancora ma...sto ancora aspettando! Dovessero arrivare davvero, te lo faccio sapere!
    Un bacione e una carezza a Jack!
    Claudia

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  6. Anche io ho adottato una cagnolina che avevano abbandonato.
    Nel tuo racconto, trovo molte cose simili al comportamento della mia cucciola (che ormai ha 5 anni)..specialmente la fobia di restare sola.
    Siamo la loro vita...e loro sono la nostra.
    Mi hai fatto piangere..

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  7. povero amore!E maledetto sia chi lo ha fatto soffrire prima che lo prendessi tu!Anch'io ho una cagnolina fifona, che non cambierei mai con nessun altro cane...ci vuole pazienza, ma sono così teneri e affettuosi con noi che li amiamo!Spero che col tempo Jack si tranquillizzi un po', la mia Zoe sta un po' migliorando...
    Tanti grattini al piccolo

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