Jack

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sabato 27 novembre 2010

Chiacchiere da cucina



La mia nonna materna, la nonna Alma, veniva a casa da noi tutte le domeniche mattina, fin da quando ero piccola. Preparava lei da mangiare, naturalmente tutto con una quantità industriale di burro, e rimaneva con noi fino al pomeriggio.
Qualche volta preparava i pisarei, di cui ho parlato qualche giorno fa, e di cui mio papà era golosissimo.
Io e mia sorella l'aiutavamo, da piccole a fare gran pasticci, poi man mano abbiamo imparato a farli anche noi.
Facendo i pisarei insieme alla nonna, un lavoro piuttosto lungo benchè lei fosse velocissima, per tenerci buone ci raccontava una storia, sempre quella e forse anche l'unica che le abbia mai sentito raccontare, così che anche da grande le dicevo “dai nonna, raccontami la storia della pasta...”, e lei la raccontava volentieri.
Questa è la storia.

C'è un giovanotto che cerca moglie.
Ha tre ragazze che gli piacciono, ma non sa quale scegliere.
La sua mamma allora gli da un consiglio: “Fatti dare da ogni ragazza la pasta che resta attaccata sopra l'asse per impastare”.
Lui, maschio italiano, ovviamente esegue quello che dice la mamma.
Va dalla prima ragazza e le dice: “Sai, mi fa tanto male un dito, mi hanno detto che per curarmi ci vogliono le briciole della pasta secca che resta attaccata sopra l'asse per impastare...”
La ragazza gli risponde: “Vieni, che andiamo a vedere cosa possiamo fare”.
Va dalla seconda ragazza, chiedendo la stessa cosa, e lei gli risponde: “Vieni, vieni, che ne ho quanta ne vuoi!”
Va dalla terza ragazza che gli dice: “Ti puoi arrangiare te il tuo dito, perchè la mia asse è bella pulita!”
Indovinate chi ha sposato il giovanotto?
Ah! Le suocere!

Tutto questo perchè alla fine del lavoro l'asse va ripulita, prima grattata con il coltello per staccare la pasta secca, e questo lavoro mi ha sempre fatto venire i brividi, non so se per il suono della lama sul legno.
Ma la nonna aveva la sua storia per addolcire il compito...

Io non ho figli a cui raccontarla, forse potrò farlo con mio nipote quando sarà più grande, se vorrà starmi a sentire, un giorno in cui gli preparerò i pisarei e fasò piacentini.

Però intanto l'ho raccontata a voi, e se vorrete la racconterete anche voi alle vostre figlie o nipoti, così come faceva la nonna Alma con me.


8 commenti:

  1. Grazie per avermi raccontato questa storia...
    La racconterò anche io a mia nipote...
    Un sorriso...
    Debora

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  2. Non ho bimbi, nè nipotini...
    ...ma ho 2 miciotti da "ammogliare", potrebbe servire?!?!? Eh eh !!!!!

    Un carissimo abbraccio !!!!!

    Maddy

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  3. Le nonne le nonne!Cuori di infinita dolcezza e saggezza per i nipoti...carina la storiella, la racconterò a mia figlia quando mi chiederà di fare i biscotti con le amiche.
    Un bacio e buona domenica
    Carmen

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  4. CHE BELLA!!!!!
    Ah la saggezza delle nonne e dei nonni! Sono un bene prezioso!
    annamaria

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  5. Ma i "pisarei e fasò" per un'amica mentre aspetti i nipotini?

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  6. Che bella storia! Mi piace tanto come l'hai raccontata...
    Per ora non ho bambini, ma ne voglio far tesoro per il futuro ;)
    Buona serata cara Heidi!

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  7. Hedi,

    è bellissima questa storia, la ripongo tra le mie storie e mi divertirò a raccontarla.

    Buona settimana.

    Gabriella

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  8. Ciao Heidi, sono bravina con gli impasti.) Racconterò di sicuro questa storia alla mia nipotina Ludovica. Che nonna dolcissima e originale.)))

    Complimenti per il post!!!^^

    Bacioni

    Marica

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