Jack

Jack

mercoledì 23 febbraio 2011

Billy is back!

Lo so, non sono stata molto presente nei vostri blog negli ultimi giorni, scusatemi, ma non ero molto per la quale, il Billy, il mio gatto nero, non stava bene, ed è andato in clinica per qualche giorno. Insomma, l'età avanza, i suoi prossimi sono sedici, e i problemi nuovi si sommano a quelli vecchi che già aveva.
Ci ha fatto prendere un altro bello spavento, anche stavolta non pensavo di riportarmelo a casa, e anche stavolta il nostro Highlander ce l'ha fatta, adesso sembra essersi ripreso abbastanza bene, anzi direi che oggi rompe, quindi mi pare che si possa proprio dire che sta bene!

Foto in primo piano della peste nera!


Cosa ne dite, si vede che è tremendo, vero? :-D

Quindi, dicevo, non ho combinato molto, ma in compenso ho fatto la Bakewell Tart dalla ricetta che trovate nel blog di Argante, ed è venuta davvero bene!

La Bakewell Tart, come leggerete nel blog di Argante, è una ricetta datata 1820, forse come torta è un pochino pesante, ma a me piace molto, e poi ha passato anche l'esame del marito, di solito piuttosto critico con le novità, se novità si può definire un dolce dei tempi di Napoleone...

Ecco la foto:



E la fetta, così si vede il ripieno... Marmellata di frutti di bosco!


Vi ho fatto venire un pochino di fame?

A me è venuta voglia di andare a tagliarmene un fettina, piccolina magari, ma ci starebbe proprio bene!

Ciao, alla prossima!



sabato 19 febbraio 2011

Grazie Debora!

Debora, del bellissimo blog Cuore Antico mi ha lasciato un premio, il premio Liebster Blog!


Sono molto felice per averlo ricevuto, soprattutto perchè come dice Debora serve per "pubblicizzare" blog nuovi, come il mio, dà una mano a noi novelline sbarcate da poco in questo mondo virtuale.
E poi riceverlo da Debora è un onore doppio, il suo blog mi piace tantissimo, le sue creazioni sono così belle, così come bella è lei, è una persona squisita, se siete tra i due o tre al mondo che ancora non la conoscono dovete andare subito sul suo blog, se no non sapete cosa vi perdete!

Devo dare adesso il premio a cinque persone, e come sempre mi viene male, perchè faccio dei torti a tante persone, io vado in giro per tanti blog, vecchi e nuovi, e vorrei davvero premiare tutti.
Di solito non decido e lascio il premio a tutti quelli che vengono a leggere il mio blog, stavolta lo voglio lasciare ad altre persone nuove come me o meno nuove, non importa, e in ordine assolutamente casuale:

Uncinettando61, blog di Franca, che ho appena scoperto, che fa cestini all'uncinetto che mi piacciono da matti

Isola Country, dove trovate le meraviglie di patchwork e non solo di Carmen, e le sue belle foto dell'Isola d'Elba

Ago, filo e coniglietti, blog di una gattofila speciale, Anna, che con l'aiuto di tante donne dei blog cerca di salvare una colonia di gatti, e soprattutto il micio speciale Mich

Le lucertole mi fanno il solletico, blog di Chiara, scrittrice di libri e persona simpaticissima, anzi diciamo pure matta come un cavallo

Meraviglie della Scozia, blog di Maria, anche lei non è affatto nuova o sconosciuta, ma mi piace perchè le sue foto mi riportano ai miei viaggi di tanti anni fa in Scozia

E potrei andare avanti un bel pezzo, ma i premiati sono solo cinque, io però come sempre vorrei premiare tutti...

Grazie ancora Debora, mi ha fatto tanto piacere ricevere il tuo premio!

giovedì 10 febbraio 2011

Premio Simpatia e la storia di Billy

La carissima Carmen di Isola Country mi ha destinato un premio, il premio Simpatia. Grazieeee!

Visto che bei pupotti? Sono felicissima di averlo ricevuto! E soprattutto spero di meritarlo.
Le regole di questo premio dicono che si deve:

1- Postare sul proprio blog questo premio
2- Raccontare di "...quel giorno che..."
3- Individuare e segnalare altri blog a cui riconoscere questo premio

Allora, per il punto 1 siamo a posto.

Punto 2 - Quel giorno che....

E' una storia lunga, non è un giorno ma una notte, ed è quella notte che... è arrivato il Billy!
Se avete la pazienza di leggere la sua storia, ve la racconto.
Il gatto nero. Billy, si chiama così.
E' arrivato la sera di Sant'Ambrogio di tantissimi anni fa, circa 16 anni fa. Nevicava, eravamo a casa dei miei al mare, il giardino era già bianco di neve.
Nel bianco appare una macchiolina nera. Un gattino piccolissimo, nero nero. Miagolava, aveva freddo e fame. Io e mia sorella subito avremmo voluto tirarlo dentro casa, poverino, ma mio papà è stato irremovibile: basta gatti, io voglio il cane!
All'epoca avevamo in effetti già tre gatti, di cui uno, l'Arturo, particolarmente terribile, un giorno ne parlerò, e non accettava altri gatti, tanto meno cani.
La mamma ha tentato di convincere il papà, e di solito ci riusciva, ma stavolta niente da fare.
Abbiamo portato da mangiare al micino ma l'abbiamo lasciato lì fuori. Ovvio che io mamma e sorella ogni tanto controllassimo dov'era, se fosse sempre lì. E lui era sempre lì.
La casa dei miei aveva una veranda che girava intorno a mezza casa, di quelle chiuse con i vetri, c'erano i radiatori ma anche la stufa, perchè faceva così freddo che i radiatori da soli non bastavano a scaldare.
La sera siamo andati a letto, mia mamma è sempre stata l'ultima ad andare a dormire, soffrendo di insonnia, era fuori in veranda a leggere e il gattino, anche se piccolissimo, è saltato sul muretto della veranda, circa un metro, miagolando.
Lui ci ha provato a convincerla di nuovo.
La mattina io e mia sorella ci siamo alzate presto, per prime, e siamo filate giù con un identico pensiero: cosa ne sarà stato del povero gattino?
Usciamo. Io guardo davanti alla casa: “Non c'è”. Mia sorella guarda di fianco alla casa: “Non c'è”.
Poi si gira, mi dice “Vieni a vedere”. Il gattino era in casa, in un cestino imbottito, sotto una copertina di lana, il cestino sistemato tra la stufa e il radiatore. E ci guardava, facendo le fusa felice come una Pasqua, bello al caldo.
La mamma aveva colpito ancora.
Il micino felice aveva un problema però: il papà non lo voleva.
Erano anni che mio papà desiderava un cane, ma il gatto Arturo c'era da prima, e l'Arturo ha sempre comandato in casa mia.
Oltretutto all'epoca l'Arturo era vecchio, quindi ci voleva un po' di rispetto per le sue esigenze, come si fa con le persone anziane.
Il micino intanto stava nella tasca del mio pigiama, all'epoca ne avevo uno con una tasca proprio davanti, e lui guardava fuori come se fosse un cangurino nel marsupio, era proprio un bravo micetto.
Finchè mia mamma ha detto a mio marito, che all'epoca ancora non era mio marito: questo è il tuo gatto.
Lui ovviamente non lo voleva, ma alla fine l'abbiamo convinto, e credo ad oggi sia stato più che felice di questa scelta.
Siamo usciti a comprare tutta l'attrezzatura per gatto, cassettina, ciotole e pappe, e al ritorno ha fatto tutto il viaggio fino a Milano in braccio a me, facendo le fusa.
Per la verità prima di partire ha avuto un guizzo, come se volesse decidere all'ultimo secondo di fare una vita da randagio anziché da gatto da appartamento, ma poi evidentemente ha deciso che non ce l'avrebbe fatta.
Il giorno dopo abbiamo portato il gattino, che avevamo deciso di chiamare Billy, dalla veterinaria, per un ora e mezza gli ha tolto zecche, ne era pieno, poi l'ha coccolato e vaccinato, ha detto che aveva un mese, e che non sarebbe sopravvissuto senza di noi, aveva le unghiette tutte rovinate perchè le aveva usate moltissimo, chissà se per difendersi, la punta della coda rotta, e anche un dentino davanti scheggiato, povero piccolo.
Ha detto che era stato fortunato a trovare noi, ma lui già sapeva come fare a stare al mondo, anche se era grande quanto un topo.
Con il tempo è cresciuto, è diventato un bel gattone, ovviamente padrone di casa, come tutti i gatti di carattere del mondo.
Noi lo chiamiamo il Capo!
Fa il bello e il cattivo tempo, tutto ruota intorno a lui, è sopravvissuto a due interventi di cui uno in extremis, si è salvato perchè il chirurgo è stato bravissimo, ma anche lui ci ha messo del suo, voleva vivere, aveva già smesso di respirare ma è riuscito a graffiare il povero dottore massacrandogli la mano, i dottori non pensavano che ce l'avrebbe fatta.
E' stato qualche giorno in clinica, ma non si riprendeva, lui via da casa sua non ci voleva stare, l'ho portato a casa che era ancora in prognosi riservata, l'ho messo sul divano e pian piano si è ripreso e ha ricominciato a spadroneggiare su tutti.
Adesso il Capo è qui sui miei piedi a dormire...

E' stata lunga eh? Ma anche il punto 2 è a posto.

Punto 3... Lo sapete che non posso fare una scelta, io amo tutti i blog che vado a visitare, altrimenti non ci andrei, e non trovo carino premiarne qualcuno a discapito di altri, quindi per me il premio è per tutti quelli che leggono questo mio post, giusta premiazione anche solo per la pazienza di essere arrivati fino a qui in fondo, grazie! 

martedì 8 febbraio 2011

Cuori

E' passato un po' di tempo dal mio ultimo post, già una settimana, ma sto preparando qualcosa per Anna e i suoi gatti, quindi non ho molto da potervi mostrare, ma vi faccio vedere questo....


Che cos'è?

Sì, un cuore, lo so. Ma di sapone! La settimana scorsa ho comprato lo stampo, il sapone, il colore viola e il profumo di lavanda, mixato il tutto, messo nello stampo, e dopo circa mezz'ora di frigo eccolo qui.
Carino vero? Bello, trasparente e profumato!


In queste saponette ho aggiunto più colore, e fiori di lavanda secchi...

 

Non so se si riesca a vedere la trasparenza, forse no, in foto sembra marmorizzato, in effetti è l'effetto della lavanda in trasparenza....

Potevo farmi mancare un nuovo hobby? Nooo!

Più che un hobby era una curiosità, volevo vedere cosa ne sarebbe uscito, e non è niente male! Adesso ho in mente di fare i cuori di ceramica profumati...
Lo stampo c'è...

Ciao, alla prossima!

martedì 1 febbraio 2011

Tato


Un anno fa ti ho portato dalla veterinaria per il tuo ultimo viaggio.
E da allora non passa giorno che io non pensi a te, ogni tanto ti vedo anche passare in anticamera con la tua bella coda a pennacchio.
Eri un micione bellissimo, e il più morbido del mondo.


Questo era il mio Tatone, un micio coccolone, morbidissimo, più della seta.
Anche lui era stato trovato, abbandonato o perso, chi lo sa.
Quando mia mamma l'ha trovato aveva un anno circa, il collarino antipulci, quindi si pensava avesse una casa, invece tutti i giorni si presentava in giardino dalla mamma con i randagi, aveva fame.
La mamma allora aveva una decina di gatti che andavano da lei a mangiare, erano i tempi in cui il temibile Gigi, il pastore tedesco, non c'era ancora.
Ma questo era un gatto di casa, lo si capiva da certi atteggiamenti.
Gli piaceva farsi spazzolare il pelo lungo, farsi prendere in braccio, insomma, mia mamma ha deciso che quello era il mio gatto, che il lutto per la perdita del mio gatto Arturo era finito.
Finalmente sono arrivata giù al mare dove abitavano i miei, un giorno di pioggia, il povero gatto stava sotto una tettoia, poveretto era ammalato, aveva la febbre, non aveva nemmeno voce, ma non voleva farsi prendere, ormai era ora di tornare a casa, erano tre giorni che cercavamo di prenderlo, e lui niente.
La macchina era stata caricata, noi pronti, mia sorella ha fatto un ultimo tentativo e ce l'ha fatta, l'ha preso e ha fatto tutto il viaggio con il micio in braccio avvolto nella salvietta, era tutto bagnato.
La veterinaria l'ha curato, poveretto pesava solo tre chili e mezzo, mentre il suo peso forma è sempre stato di sette e mezzo, era un colosso di gatto, lunghissimo, forse era un Maine Coon o un incrocio.
Da allora siamo sempre stati insieme, io e il mio gatto pigro, perchè Tato era il gatto più pigro del mondo, piuttosto che fare un movimento mi guardava con aria languida, come a dire, dai, portami tu in braccio!
Abbiamo diviso il letto per quattordici anni, lui sempre in fondo ai miei piedi mentre il Billy, il gatto nero, stava sui piedi di mio marito, a ognuno il suo.
La malattia se l'è preso in meno di due mesi, il tempo di accorgerci ed è stato troppo tardi.
Ma ha avuto una vita felice, coccolato come un bambino, era il re della casa, nonostante fosse un micione gigante era buono come il pane, e sottomesso al tremendo Billy.
Questa è una delle rare foto dove i due sono insieme, cosa che non hanno mai amato fare, perchè tutti e due maschi e messi insieme da adulti, ma in questo caso c'era il sole nella cuccia del cane e loro ne hanno approfittato.


Ciao Tatone mio bello pelosone!