Jack
martedì 1 febbraio 2011
Tato
Un anno fa ti ho portato dalla veterinaria per il tuo ultimo viaggio.
E da allora non passa giorno che io non pensi a te, ogni tanto ti vedo anche passare in anticamera con la tua bella coda a pennacchio.
Eri un micione bellissimo, e il più morbido del mondo.
Questo era il mio Tatone, un micio coccolone, morbidissimo, più della seta.
Anche lui era stato trovato, abbandonato o perso, chi lo sa.
Quando mia mamma l'ha trovato aveva un anno circa, il collarino antipulci, quindi si pensava avesse una casa, invece tutti i giorni si presentava in giardino dalla mamma con i randagi, aveva fame.
La mamma allora aveva una decina di gatti che andavano da lei a mangiare, erano i tempi in cui il temibile Gigi, il pastore tedesco, non c'era ancora.
Ma questo era un gatto di casa, lo si capiva da certi atteggiamenti.
Gli piaceva farsi spazzolare il pelo lungo, farsi prendere in braccio, insomma, mia mamma ha deciso che quello era il mio gatto, che il lutto per la perdita del mio gatto Arturo era finito.
Finalmente sono arrivata giù al mare dove abitavano i miei, un giorno di pioggia, il povero gatto stava sotto una tettoia, poveretto era ammalato, aveva la febbre, non aveva nemmeno voce, ma non voleva farsi prendere, ormai era ora di tornare a casa, erano tre giorni che cercavamo di prenderlo, e lui niente.
La macchina era stata caricata, noi pronti, mia sorella ha fatto un ultimo tentativo e ce l'ha fatta, l'ha preso e ha fatto tutto il viaggio con il micio in braccio avvolto nella salvietta, era tutto bagnato.
La veterinaria l'ha curato, poveretto pesava solo tre chili e mezzo, mentre il suo peso forma è sempre stato di sette e mezzo, era un colosso di gatto, lunghissimo, forse era un Maine Coon o un incrocio.
Da allora siamo sempre stati insieme, io e il mio gatto pigro, perchè Tato era il gatto più pigro del mondo, piuttosto che fare un movimento mi guardava con aria languida, come a dire, dai, portami tu in braccio!
Abbiamo diviso il letto per quattordici anni, lui sempre in fondo ai miei piedi mentre il Billy, il gatto nero, stava sui piedi di mio marito, a ognuno il suo.
La malattia se l'è preso in meno di due mesi, il tempo di accorgerci ed è stato troppo tardi.
Ma ha avuto una vita felice, coccolato come un bambino, era il re della casa, nonostante fosse un micione gigante era buono come il pane, e sottomesso al tremendo Billy.
Questa è una delle rare foto dove i due sono insieme, cosa che non hanno mai amato fare, perchè tutti e due maschi e messi insieme da adulti, ma in questo caso c'era il sole nella cuccia del cane e loro ne hanno approfittato.
Ciao Tatone mio bello pelosone!
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Quando sento o meglio leggo parlare con così tanta sensibilità di un amico pelosetto non posso far altro che commuovermi e farmi salire le lacrime agli occhi.
RispondiEliminaHai detto bene, ovvio che l'averlo perso fa male ma hai detto una cosa giusta e molto bella "Ma ha avuto una vita felice, coccolato come un bambino, era il re della casa" penso sia questa la cosa più importante aver dato loro cio che loro hanno saputo dare a noi.
Un sorriso.
Debora
(...era incredibilmente bello)
Lo abbraccio teneramente insieme a te, tesoro...so quanto sia straziante perdere una creaturina che ha vissuto con noi x anni donandoci incondizionatamente amore, amore e ancora amore...
RispondiElimina...la storia di Tato sembra quella del mio adorato Mopi (un pechinese che ci ha lasciati quattordicenne), anche nell'ultima parte della sua vita terrena...
Ora corrono felici insieme, dove non esiste più rivalità tra cani e gatti...
...nella quale peraltro non credo minimamente, nè ho creduto mai.
Ti sono vicinissima*
Maddy
E' impossibile nn affezionarsi a loro...
RispondiEliminaUn abbraccione
Cinzia
Stellina, il tuo Tato era splendido!
RispondiEliminaTi capisco bene e ti sono vicina: anch'io ho un gattone che definisco "il mio bambino", e come ad un figlio gli voglio bene.
Il tuo Tato ha vissuto con voi che lo avete amato così come lui ha amato voi, senza limiti e senza confini.
Ti abbraccio forte
)0( Shani )0(
Non ci sono parole... il mio Salem è andato oltre il 22 gennaio di due anni fa... ma mi fa ancora troppo male parlarne.....
RispondiEliminatato E' splendido...
Mi dispiace cara... era un micione bellissimo e, da come l'hai descritto, molto affettuoso.
RispondiEliminaTi abbraccio forte
Leggo sempre con affetto e coinvolgimento le tue storie...che tenero dev'essere stato il tuo micione!
RispondiEliminaMi chiedevi della stoffa per il ricamo? è lino 14 fili di Graziano, è color crema e molto piacevole da lavorare proprio perché è regolarissimo! I colori che ho usato sono DMC 3777 e DMC 612, lo schema lo trovi da Paola di PuntiniPuntini: prova a farlo anche tu, tutti abbiamo un Mr. Darcy che ci fa sognare!
Un bacione, carissima Heidi
Claudia
ciao
RispondiEliminati mando un grande abbraccio.
Perdere l'amico peloso è un grande dolore.
Da quando sono sposata (ormai 34 anni, sigh!) abbiamo sempre avuto i gatti e lo dico al plurale perché non sono stati mai meno di due. Addirittura, nel periodo di un trasloco le nostre due gatte sono rimaste incinte e sono nati ben 11 cuccioli!
RispondiEliminaFino a che non abbiamo perso, l'anno scorso, il nostro Giacomo (il gattone rosso che è nella prima foto del mio blog, non sapevo cosa volesse dire il vero dolore per la perdita di un animaletto. Con lui se ne è andato un pezzo di cuore, dunque ti capisco non bene, ma benissimo.
Certo che questo micio tuo era fantastico, troppo bello.
Un abbraccio.
Carissima nel leggere non nascondo che mi sono commossa. Anche nella nostra casa c'è un micione da 4 anni e somiglia parecchio al tuo Tato. Sai per me è stata la prima volta che avevo un animale in casa, mentre mio marito di gatti ne aveva già avuti. Non sai quanto sia attaccata a lui come tutta la mia famiglia. Pensa che le ferie le organizziamo solo se anche lui viene con noi. In un momento molto duro della nostra vita è stato una presenza fondamentale e io, che di esperienza non ne avevo, ho avuto modo di verificare quanto fosse più sensibile lui nei nostri confronti che gli esseri umani. Ammetto che è viziato e pur non essendo particolarmente affettuoso sa darci tante coccole a modo suo, seguendoci ovunque, guardando con noi la tv, quando stiamo poco bene si piazza sul letto e non ci molla nemmeno per un secondo. Diciamolo, gli manca la parola. Un abbraccio
RispondiElimina:-))) ebbene si, cucino sulla stufa... ma qui da noi è una cosa piuttosto comune... in queste valli la stufa si usa tantissimo per scaldare e quindi viene automatico cucinarci... ma ti assicuro che mi prendo di quelle scottate, hihiihih
RispondiEliminaFelice fine settimana
Argante :-)
Mi scendono le lacrime...ho tre gatti che mi riempiono di gioia, ma dopo la morte di Anthea, la mia cagnolona, è morta una parte di me!
RispondiEliminaTato è ancora li con te, sono convinta che l'anima non abbia un termine come il corpo e resti accanto ai suoi cari...basta sapere cogliere la presenza...
Ti abbraccio
Sandy
I understand you, because i had the same with many cats in my life. But one who was called Max i miss him a lot.Your pictures of your cats is very nice.Big hug Catherine
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